Un formaggio da pasteggio semplice, ideale per panini o per accompagnare piatti a base di verdura. Economico ma di ottima qualità, questo pecorino dolce è il compromesso migliore per chi cerca un sapore deciso, classico e speziato ma senza eccedere in sapidità e in quella consistenza asciutta che caratterizza il più noto pecorino romano stagionato.
La sua pasta cruda, bianca e leggermente occhiata, dal gusto intenso e leggermente acidulo, esalta gli aromi tipici dei pascoli sardi. Un gusto certamente più fine rispetto al suo fratello maggiore e leggermente aromatico, che va benissimo ad es. cotto alla griglia e servito insieme a del pane casareccio o dei crostini con dei sottolio. Questo pecorino dolce è un ottimo formaggio da tavola per chi non ami particolarmente i sapori troppo marcati. Famosa ad esempio la ricetta detta “griglia lussemburghese“, che trasforma questo prodotto semplice e genuino in una ricca prelibatezza.
Da non confondere con altri formaggi ad uso prevalentemente locale, il pecorino dolce riscuote il suo più grande successo di mercato con l’export negli gli Stati Uniti, che da soli rappresentano una quota di circa il 60% del totale venduto.
Per quanto riguarda l’abbinamento con i vini ne consigliamo il consumo con dei rossi fermi, fruttati e di gran carattere. Partiamo ad es. dal Brace Cagnulari IGT della Cantina Mesa, o con l’ottimo Madre Selva della Casale del Giglio. Tuttavia, con questo pecorino dolce, anche una buona birra artigianale può rivelarsi un accostamento vincente; da provare ad es. con l’eccellente Ovest Gjulia, oppure la più leggera e meno strutturata Nord. Tutte combinazioni che esaltano la percezione di gusti davvero esclusivi.
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